Il tempo. . .

. . . non passa più. Tra due giorni sarà un mese esatto che la domanda di disponibilità è stata depositata in tribunale, ma il telefono non squilla ed ho paura che non lo farà prima dell'anno nuovo, la cosa mi mette un infinita tristezza addosso, perchè speravo di trascorrere le feste con quel pensiero dolce di un nuovo inizio di vita, perchè almeno avevamo già un punto fermo per il nuovo anno, ma ovvio che qui nulla va come dovrebbe. Non so perchè ma ho il sospetto che la colpa sia dei nostri servizi sociali, mi domando che tipo di lavoro svolgono, e di cosa sono specializzati visto che davanti alla porta di quell'ufficio ci sono sempre capannelli di zingari e di mentecatti che vanno li con uno stuolo di poveri pargoli diseredati in cerca di qualche sovvenzione da scroccare, e poi li vedi per il paese girare col bmw (che tu probabilmente non sai, ma è un macchinone molto costoso), questa cosa mi fa rabbia perchè ci tiene lontani, perchè allunga i nostri tempi, e perchè sono certa che nel momento in cui riceveranno la pratica della mamma e del papà non sapranno che pesci pigliare, probabilemente dovranno fare prima un corso loro per essere in grado di capire in cosa consiste il loro ruolo e cosa devono fare con noi. Non penso che in questa fase possa essere colpa del tribunale, infondo al momento l'unica cosa che dovevano fare era prendere il fascicolo e spedirlo qui all'ufficio comunale dei servizi sociali. Che amarezza mi viene, so che è sbagliato, so che questo nostro cammino verso te deve essere contraddistinto da altri propositi e sicuramente non dalla fretta o dall'ansia, ma cavolo siamo solo all'inizi ancora non c'è nulla da fare, se non una chiamata x dire che hanno ricevuto mandato e che a gennaio, febbraio o quando cavolo per loro sarebbe stato comodo avremmo cominciato i colloqui. Cosa li danno a fare i termini di legge se poi non li rispettano? 

Scusa tesoro, questo sfogo, ma la mamma oggi sta così e te lo voleva raccontare, voglio che tu sia partecipe di tutti i miei sentimenti, voglia che il giorno che sarai grande abbastanza da leggere il mio diario tu ti renda conto che ti ho desiderato e amato ancor prima di conoscerti.